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Sassari

Dove mangiare a Sassari: 24 ore in città dal pranzo alla cena

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Dove mangiare a Sassari: 24 ore in città dal pranzo alla cena

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Colazione, pranzo e cena: i migliori indirizzi in cui mangiare a Sassari 

Centro di Sassari | © Jessica Cani
Centro di Sassari | © Jessica Cani

Sassari è una città con un centro storico che mi ha molto colpita per la sua bellezza ed eleganza. Il consiglio è quello di prendersi una giornata per scoprirla, concedendosi delle obbligatorie pause per gustare qualche buon piatto. Qui i miei consigli su dove mangiare a Sassari dalla colazione, al pranzo alla cena. 

Colazione da Ouh la la patisserie

Pasticceria Ouh la la | © Jessica Cani

Ouh la la è una pasticceria francese nel centro di Sassari. Dietro il progetto ci sono Yohann Rozay e Alice Pisano. Lui francese, di Bordeaux, e lei sarda, di Sennori. Per lui la passione per i dolci è nata quando da bambino, preparava i dolci insieme a sua nonna ad Aix en Provence. Ha diverse esperienze alle spalle, fra cui quella di primo pasticcere nei fine dining della Disney Cruise Line degli Stati Uniti, dove ha incontrato lei che aveva un ruolo manageriale.

Io, che mi commuovo per la pasticceria francese, e proprio a Bordeaux non vedo l’ora di tornarci perché è lì che ho mangiato la viennoiserie più commovente della mia vita, ho adorato questo posto dove croissant e tarte au citron e pain au chocolat mi hanno fatto vivere un’esperienza immersiva a base di burro. Tanto burro.

Ouh la la patisserie
Via Francesco Muroni 13, Sassari
Tel: 079 492 3939

Pranzo al ristorante Ficu 

Ristorante Ficu | © Jessica Cani
Ristorante Ficu | © Jessica Cani

Ficu ha aperto nell’estate del 2020 e sin da subito ha mostrato eleganza, ricerca e qualità di una proposta gastronomica interessante e innovativa in un centro come quello di Sassari. Giovanni Calvia, proprietario e chef, dopo anni di esperienze nelle più grandi cucine internazionali è tornato nella sua regione per dare vita al suo progetto, affiancato dalla compagna di lavoro e vita Stefania Maugeri.

Di Ficu ho parlato in quest’articolo. Per me è un indirizzo da non perdere in città.

Ficu
Via Cagliari 8, Sassari
Tel: +39 375 653 9489 

Cena alla pizzeria Re|Mi

Pizzeria Re|Mi | © Jessica Cani
Pizzeria Re|Mi | © Jessica Cani

La pizzeria Re|Mi è un progetto di Sandro Cubeddu, giovane pizzaiolo originario di Ossi (a pochi km da Sassari) premiato con i tre spicchi del Gambero Rosso. Cucina a vista, locale dall’arredamento moderno e un soppalco che si affaccia sulla sala, il fiore all’occhiello di questo luogo sono i diversi impasti e le lunghe lievitazioni. La pizza è quella degustazione, per cui arriva al tavolo già tagliata in 8 spicchi, e gli ingredienti sono quelli locali e non solo, frutto della ricerca di Cubeddu non solo tra le farine.

In genere vado sul classico, o quasi, e ho dunque ordinato una Ri-Margherita, con salsa di pomodoro, burrata fresca, pomodoro datterino confit e crema di basilico. 

Pizzeria Re|Mi
Via Salvatore Coradduzza 17, Sassari


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Variazioni di gusto: le collaborazioni gastronomiche di Alessio Signorino al ristorante Terra di Palazzo Tirso

A gennaio mi sono seduta al tavolo di Palazzo Tirso per la prima serata inaugurale di “Variazioni di Gusto”, un format gastronomico nato dall’idea di Daniele Bassetti, direttore del Palazzo Tirso a Cagliari. L’obiettivo era quello di valorizzare i talenti e produzioni di qualità della Sardegna creando occasioni di degustazione e dialoghi tra le diverse anime gastronomiche dell’isola. Il Gelato da Pasteggio: Signorino e il gelato gastronomico di Fabrizio Fenu Il primo appuntamento era quello tra Fabrizio Fenu, maestro gelatiere.  Quando vivevo lontana dalla Sardegna, le storie gastronomiche dell’isola cominciavano a farsi sentire oltre i suoi confini. La ristorazione muoveva i primi passi verso una nuova consapevolezza, lenta rispetto alle città in cui abitavo tra centro e nord Italia, ma con una forza interessante. C’erano segnali che mi dicevano che questa terra aveva tante storie da raccontare. Me lo ricordo ancora, era il 2014. Vivevo a Firenze e, al Gelato Festival, un maestro gelatiere sardo vinse con un gelato al pecorino fiore sardo DOP e pere caramellate.  Avevo letto che era di Marrubiu ma non sapevo chi fosse. Ricordo però di aver detto ai miei colleghi universitari che forse il progetto su cui stavo lavorando per la mia tesi in economia agroalimentare, con un focus sulle reti collaborative nell’isola, aveva un senso: talenti, storie e prodotti potevano intrecciarsi per disegnare le storie che avevo sognato per la mia terra. Sono passati dieci anni. La Sardegna, e Cagliari in particolare, sono cambiate. Anche io lo sono, ma la passione per le collaborazioni di valore è rimasta intatta. Quel maestro gelatiere era Fabrizio Fenu della gelateria I Fenu. Con Alessio Signorino hanno organizzato una di quelle serate che tanto mi piacciono. Lo hanno fatto, appunto, al Ristorante Terra di Palazzo Tirso, dove hanno disegnato un menu in cui il gelato artigianale e l’alta cucina potessero camminare fianco a fianco.  Contrasti di temperature e consistenze hanno dato al gelato non più il solo ruolo di dessert, ma quello di protagonista nell’intero menu. Ad aprire la serata, un gran cocktail pensato da Matteo Premolini, a base di Crannatza (Vernaccia Valle del Tirso IGT di Orro) bottarga e zafferano, accompagnato da una quenelle di gelato alla bottarga e un gambo di sedano a sostituire la palettina per raccoglierlo. Sublime! A seguire, quattro portate: Gambero viola di Villasimius, rape marinate e sorbetto alle mele. Un inizio perfetto con un piatto godurioso e con una materia prima eccellente. Il primo piatto è stato un risotto con pecora in salmì, polvere di massa di cacao e gelato al pecorino. Un piatto con un pensiero interessante dietro, con un riso in cui mancava appositamente la mantecatura.  A seguire, un petto di piccione alla brace, tacos di verza e gelato alle patate arrosto. Per finire, una “Gelato torta“: zafferano, pistacchio e agrumi, dove la mano della pasticcera Maurizia Bellu, compagna di lavoro e di vita di Fenu, ha chiuso in maniera eccelsa questa splendida cena. Rapsodie Veg: Signorino e la cucina vegetale di Fabio Vacca Il 20 marzo ho preso parte alla seconda tappa del progetto “Variazioni di gusti” al ristorante Terra di Palazzo Tirso. Dopo aver scoperto il lato sorprendente del “Gelato da pasteggio”, questa volta ho assistito a un inno alla cucina vegetale con “Rapsodie Veg”: un percorso in quattro portate che ha messo al centro la ricchezza delle erbe spontanee e la possibilità di sperimentare abbinamenti analcolici. 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Il primo – che, lo ammetto, mi ha emozionata particolarmente – è stato un tortello ripieno di crema di piselli, servito su insalata di piselli e crema di erbe spontanee, con un intrigante caramello di tuorlo alla soia. L’equilibrio fra dolce, sapido e fresco era così armonioso che ogni boccone regalava la sensazione di una primavera in fiore. A seguire, un’interpretazione vegetale del filetto alla Rossini: sedano rapa e foie gras di nocciola, con spinaci crudi, tartufo nero e un fondo bruno vegetale perfettamente eseguito. Una dimostrazione di come, puntando su materie prime di qualità e tecniche raffinate, si possano raggiungere risultati di grande eleganza anche senza proteine animali. In abbinamento, una Weisse analcolica creata con gli avanzi di pane del ristorante, proposta davvero interessante, e un kombucha dall’acidità vibrante. Il dessert – tiramisù alla saba – ha chiuso in bellezza. La crema al mascarpone profumata di Malvasia, la torta caprese tostata, il gelato al caffè e la gelatina alla saba componevano un gioco di sapori che dialogavano che naturalezza, abbinato, come tocco finale, al caffè filtro di Alfredo Premolini, con un blend pensato apposta per esaltare questo percorso. Ciò che più mi ha affascinata di questo dialogo fra Signorino e Vacca è stata la loro comune passione per la raccolta di erbe selvatiche: un gesto antico e, allo stesso tempo, carico di contemporaneità. Il progetto di collaborazione fra Signorino e altri chef proseguirà nei prossimi mesi. Questo conferma ancora una volta come la gastronomia di questa terra, con l’energia giusta, possa reinventarsi senza mai perdere il legame con le sue radici. RISTORANTE TERRA – PALAZZO TIRSO Piazza Deffenu 4, Cagliari