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dove mangiare in sardegna

Ricordi gastronomici: i piatti che mi sono piaciuti di più nel 2021

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Ricordi gastronomici: i piatti che mi sono piaciuti di più nel 2021

dove mangiare in sardegna

Qual è il ricordo più bello a tavola? Se quest’articolo fosse un menu sarebbe particolarmente ricco e speciale. Ecco i migliori piatti (e non solo) dell’anno secondo me. 

Io (Jessica Cani) | © Foto di Stefania Gambella

Il 2021 è stato un anno ricco di novità nel mio bagaglio gastronomico. Questo articolo mette insieme le mete e i piatti più interessanti del mio anno.

Come leggere questi 15 ricordi a tavola che hanno reso saporito il mio anno?
Si parte dall’aperitivo. Poi ci si siede a cena e arriva l’amuse bouche. A seguire un antipasto, un bis di primi, un secondo e un bis di dolci. Il vino è d’obbligo. Si prosegue con un digestivo e un cocktail per concludere la serata. Io, una volta a casa, annoto le mie sensazioni su un taccuino e poi leggo un libro prima di andare a dormire.

Leggetelo esattamente così: come una serata ricca di sapori buoni e persone belle.

L’aperitivo: un calice e un tagliere da Retrovino a Cala Gonone

Tagliere di Retrovino a Cala Gonone | © Jessica Cani

Tagliere di Retrovino a Cala Gonone | © Jessica Cani

Se si pensa a Cala Gonone, si immagina subito uno scenario estivo, fra mare ed escursioni. Per questa ragione, non è semplice pensare che si possa amare così tanto il proprio paese natale da garantire l’apertura tutto l’anno di un progetto ristorativo. Invece il giovane Gianfranco Mula, dopo anni da salumiere, ha voluto creare uno spazio in cui portare avanti la passione per la ricerca di tipicità del territorio, da poter proporre e raccontare al tavolo e non più dietro un bancone, assieme alle etichette locali da accompagnare ai suoi taglieri

Retrovino va oltre l’oggettiva elevata qualità delle proposte in carta: l’anima e il motore del locale è proprio Gianfranco, che si emoziona davanti a un complimento per la bontà dei prodotti e che regala le sue conoscenze a chi si mostra curioso. Un locale ideale per un pre-cena, ma anche per chi come me ama così tanto salumi e formaggi da apprezzare le lunghe degustazioni.

Retrovino
Piazza Madonna nel mare 1, Cala Gonone
Telefono: 346 490 2966

L’amuse bouche: i culurgiones di Claudia Vacca

Culurgiones di Claudia Vacca  | © Jessica Cani
Culurgiones di Claudia Vacca | © Jessica Cani

Originaria di Cardedu, non poteva che avere mani d’oro nella realizzazione della tipicità ogliastrina più conosciuta. Lei è una pastaia che da tempo lavora con i ristoranti dell’isola nella realizzazione di pasta fresca. I culurgiones sono la tipicità con cui meglio esprime la sua arte e le sue origini. Tecnica, precisione e raffinatezza sono le caratteristiche delle sue creazioni, salate e dolci. Una pasta a cui lei ha regalato anche una nuova identità: arrosto, sia per aprire un menu che come pre dessert.

Il mio preferito è quello arrosto con il brasato di agnello.

Claudia Vacca

L’antipasto: sorbetto e pecorino da Josto a Cagliari

Sorbetto e pecorino Lazzione da Josto  | © Jessica Cani
Sorbetto e pecorino Lazzone da Josto | © Jessica Cani

Ad aprire una degustazione, generalmente, non ci si aspetta un piatto con una temperatura sotto lo zero. Pierluigi Faisinvece è stato in grado di stupirmi e di farmi ricordare perfettamente a distanza di 6 mesi la sensazione regalata da un piatto mangiato la scorsa estate nel suo ristorante Josto.

Sorbetto alla menta con pecorino Lazzone Sa Marchesa, pepe e olio. Prima il freddo del sorbetto, poi l’avvolgenza, la sapidità e il gusto intenso degli altri ingredienti che contrastano la freschezza che pulisce perfettamente la bocca. Diverso, un po’ eccentrico, dal gusto perfetto. 

Josto
Via Sassari 25, Cagliari
Telefono070 351 0722

BIS DI PRIMI

Lo spaghetto di Merula a Dorgali

Spaghetto con anguilla affumicata da Merula  | © Jessica Cani
Spaghetto con anguilla affumicata da Merula | © Jessica Cani

Grande scoperta estiva, in cui ho scelto di tornare anche per festeggiare il mio compleanno. A Merula ho già dedicato un articolo qui su Sardegna Quanto Basta, incantata dalla minuzia di Antonio Muggianu nella preparazione dei suoi piatti e dall’accoglienza di Antonella Bartoloni in sala. Lo spaghetto alla chitarra con burro salato, anguilla affumicata e peperoncino è stato uno dei piatti più apprezzati fra le sue proposte. 

Lo dico con un accento di stupore, per me che generalmente non ordino l’anguilla perché non ne apprezzo particolarmente il gusto ma che, in questo caso, ha saputo regalarmi una piacevole sorpresa.

Merula
Viale Kennedy 108, Dorgali
Tel: +39 349 628 6684

Il risotto al pomodoro di Ficu a Sassari

Risotto al pomodoro di Ficu  | © Jessica Cani
Risotto al pomodoro di Ficu | © Jessica Cani

Ficu è il ristorante che lo chef Giovanni Calvia ha aperto la scorsa estate a Sassari dove, nell’ultimo periodo, spuntano insegne interessanti a dimostrazione che la città, dal punto di vista gastronomico, sta piacevolmente cominciando a farsi notare. Il riso vialone nano con pomodori datterini, clorofilla, burrata e olive di Ficu è stato un viaggio nei ricordi dello chef, che lo ha creato pensando al piatto che sua nonna gli preparava da bambino. Come dico qui, nel mio articolo in cui ho parlato dell’intera esperienza, non so che gusto avesse quello ma questo era eccellente.

Ficu
Via Cagliari 8, Sassari
Tel: +39 375 653 9489

Il secondo insolito: sushi di carne al Rifugio dei Peccatori

Sushi di carne al Rifugio dei Peccatori | © Jessica Cani
Sushi di carne al Rifugio dei Peccatori | © Jessica Cani

Non è propriamente un secondo, ma anche il sushi non è propriamente un piatto della nostra isola. Eppure Massimiliano Marras è riuscito a portarlo in una veste nuova, ricercata e insolita, tanto da far muovere gli appassionati fino a La Maddalena per poterlo assaggiare. 

Ricordo ancora con non poco amore quello con scottona sarda, spinacino e maionese allo zafferano. 

Il rifugio dei peccatori
Via Tommaso Zonza 3, La Maddalena
Tel: + 39 366 314 6855

BIS DI DOLCI

Il maritozzo della pasticceria Ditrizio a Cagliari

Il maritozzo della pasticceria Ditrizio  | © Jessica Cani
Il maritozzo della pasticceria Ditrizio | © Jessica Cani

Non avevo mai mangiato un dolce così tante volte in dodici mesi. Quando lo dico, intendo che ho mangiato un quantitativo di maritozzi tale da far rimanere di stucco anche un romano de Roma. Una morbida brioche farcita con crema pasticciera alla vaniglia e riempito di panna montata. Questo mio grande amore per quello che per me è stato il dolce dell’anno a Cagliari mi ha anche permesso di osservare da vicino il grande lavoro in laboratorio e la cura dietro la sua preparazione, oltre che constatare la bellezza delle persone che fanno parte dell’intero team della pasticceria.

Pasticceria Ditrizio
via Francesco Crispi 21, Cagliari
Tel: +39 070 6497742

Il babà in vasocottura di Roberto Murgia

Babà in vasocottura di Roberto Murgia | © Jessica Cani

Nel mio passato nel nord Italia, ho lavorato nella comunicazione di un brand che produceva panettoni in vasocottura e collaborava con uno dei pastry chef più conosciuti. Su questa tecnica posso dunque definirmi molto preparata e non mi sento di esagerare quando dico che il babà con pompia candita e bagna al liquore alla pompia di Roberto Murgia è un meraviglioso sogno da cui uno non vorrebbe svegliarsi. L’ho assaggiato a marzo e ancora ricordo nitidamente la sensazione di benessere che mi ha regalato. 

Roberto Murgia – dolci in corso
Via Guglielmo Marconi 11, Alghero
Tel: 349 566 0605

Il vino: il Bianko consigliato dal sommelier Marco Delugas al Gruccione di Santu Lussurgiu

Bianko 2019 | © Jessica Cani
Bianko 2019 | © Jessica Cani

Recentemente una cara amica mi ha regalato un’agenda in cui scrivere le etichette che assaggio. Non c’è stato bisogno con il Bianko 2019 di Macondo, così intenso, persistente e armonico, impossibile da scordare. Ho avuto modo di degustarlo grazie a Marco Delugas, sommelier dell’Antica Dimora del Gruccione a Santu Lussurgiu, importatore di vini francesi e scovatore di chicche enologiche memorabili. Bianko è un vino marchigiano maturato 18 mesi in barrique a base di 60% uve Trebbiano e 40% Pecorino, prodotta dal viticoltore Lorenzo Catasta.

Marco Delugas

L’atmosfera: la magia di Fradis Minoris a Pula

Muggine affumicato di Fradis Minoris a Pula | © Jessica Cani
Muggine affumicato di Fradis Minoris a Pula | © Jessica Cani

Una lunga vetrata che si affaccia sulla suggestiva laguna di Nora davanti alla quale sono posti i tavoli del ristorante Fradis Minoris, oggi una stella Michelin: questa è per me una delle più suggestive atmosfere vissute a tavola. Il ristorante nasce all’interno di un progetto più ampio di salvaguardia delle specie marine e lagunari, oltre che di sensibilizzazione e divulgazione, grazie alla lungimiranza di Daniela Fadda e Giuseppe Ollano.

Qui lo chef Francesco Stara interpreta, rispetta e valorizza le materie prime del territorio e le biodiversità, creando piatti sinonimo d’eccellenza, gusto e bellezza. Ogni elemento anche in sala permette al cliente di godere appieno dell’atmosfera e ogni piatto è connesso con l’ambiente circostante. 

Fradis Minoris
Viale Nora, Pula
Tel: 333 349 5001

Il servizio: Santo Palato a Roma

Carpaccio di manzo di Santo Palato | © Jessica Cani
Carpaccio di manzo di Santo Palato | © Jessica Cani

Per parlare di servizio volo al mio viaggio gastronomico di inizio novembre a Roma. Sono state diverse le tappe culinarie toccate, ma Santo Palato mi ha colpita non solo per la bontà dei piatti (carpaccio di manzo, prugne e basilico – maiale alla brace, crema di mandorle tostate, carboncello, olio al coriandolo e fondo di maiale al sesamo – lingua marinata, rapa agrodolce ed erba cipollina – pannacotta al gorgonzola) ma anche per la professionalità e gentilezza del personale di sala che è stato in grado di ascoltare, comprendere e guidare. Tengo molto all’aspetto del servizio, a cui non sempre si presta la giusta attenzione. Da Santo Palato sono uscita totalmente appagata e felice.

Santo Palato
Piazza Tarquinia 4/A/B, Roma 
Tel: +39 06 7720 7354

Il digestivo: amaro alle erbe di Macchia Mediterranea

Amaro Macchia Mediterranea  | © Jessica Cani
Amaro Macchia Mediterranea | © Jessica Cani

La maestria con cui Emilio Rocchino lavora mi ha colpita dal primo momento in cui l’ho visto all’opera. Oltre ai suoi due locali Spirits Boutique a Olbia e Cagliari, ha anche creato il suo brand Macchia Mediterranea. Una delle ultime proposte è l’Amaro Mediterraneo – Tonico Isolano, un liquore digestivo a base di erbe officinali, radici, spezie e frutta, fra cui carciofo, elicriso, pompia e mirto. 

Macchia Mediterranea

Post cena: Il Bacio del The Duke a La Maddalena

Cocktail Il bacio preparato del The Duke | © Jessica Cani
Cocktail Il bacio preparato del The Duke | © Jessica Cani

La scorsa estate sono stata finalmente al The Duke di Leandro Serra, un cocktail bar a La Maddalena che desideravo visitare da tempo. La carta è ricca di nomi da cui lasciarsi ispirare, ma io ho lasciato fare a Leandro che mi ha preparato Il Bacio, con Be Gin, Vermouth dry, liquore al bergamotto, marmellata di arance e succo di limone. In una parte del bicchiere, sale e cacao creano un contrasto sublime. Consiglio di sedersi al bancone.

The Duke
Via Garibaldi 55, La Maddalena
Tel: + 39 349 269 4623

Appunti nel mio taccuino: passioni che diventano lavoro 

Food and wine Italia, numero 3, estate 2021 | © Jessica Cani
Food and wine Italia, numero 3, estate 2021 | © Jessica Cani

Quando un po’ di anni fa pensavo a come raccontare la mia isola, sono partita dal mio canale Instagram attraverso cui ho iniziato a parlare con molta costanza e gratuitamente di ciò che desideravo che venisse conosciuto. L’obiettivo era spiegare la Sardegna a chi la conosceva solo marginalmente, presentando nella maniera più sincera, oggettiva ed etica possibile quello che una persona che viaggia per cibo (come me) può trovare nell’isola, creando uno spazio fatto di ciò che io non trovavo quando cercavo informazioni. 

Col tempo questo progetto si è evoluto ed è cresciuto, con la creazione di uno spazio personale sul web chiamatoSardegna Quanto Basta, che è il nome del mio progetto, e con il piacere di firmare alcuni articoli per delle testate nazionali. Fra queste, quest’anno sono stata molto felice di scrivere anche per un magazine cartaceo, Food & Wine Italia, e di vedere il mio nome stampato accanto a giornalisti gastronomici italiani che stimo molto. Per Food & Wine ho raccontato l’esperienza da Fradis Minoris, oggi una stella Michelin, nella cover dedicata alla pesca sostenibile, ora anche in digitale

Prima di andare a dormire: un libro di Cibook

Io che leggo uno dei titoli scelti per Cibook | © Jessica Cani

Quando vuoi una cosa ma sai che non esiste c’è solo un’azione da fare: crearla tu insieme a persone preziose con cui condividi la visione.

Cibook è nato così. Dietro ci siamo io, sarda, Rossana Borroni, ligure, e Chiara Ghiani, piemontese. Per chi conosce un po’ di storia della Sardegna, questo asse sardo-ligure-piemontese può apparire buffo ed è stato anche in grado di riunire ciò che gli avvenimenti storici hanno diviso (si scherza). Noi crediamo che sia proprio il nostro sangue ad averci unite quando ancora non ci conoscevamo di persona ma, seguendoci su Instagram, sapevamo che le passioni ci avvicinavano. 

Cibook è il primo club letterario enogastronomico Italiano, in cui si leggono titoli dove l’alimentazione è la protagonista. Abbiamo letto saggi antropologici, romanzi, manga. Abbiamo collaborato con librerie, abbiamo cenato assieme virtualmente e abbiamo avuto l’onore di ospitare Massimo Montanari durante uno dei nostri incontri con gli iscritti. È stato un viaggio durato 12 mesi, per il 2022 prevediamo delle novità che sveleremo presto.

Questi erano i miei ricordi del 2021. Grazie a chi ha letto e a chi in questo anno ha riconosciuto il valore e l’impegno dietro la promozione territoriale su Sardegna Quanto Basta e nel mio profilo Instagram. Grazie a tutti i ristoratori, produttori e figure del territorio sardo con cui nel 2021 ho avuto incontri arricchenti, a chi mi ha supportata nella creazione di contenuti digitali e alle persone con cui ho collaborato. Il lavoro in questi spazi, svolto in maniera totalmente gratuita, non sarebbe stato possibile senza il sostegno di molti.

Felice 2022!


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Variazioni di gusto: le collaborazioni gastronomiche di Alessio Signorino al ristorante Terra di Palazzo Tirso

A gennaio mi sono seduta al tavolo di Palazzo Tirso per la prima serata inaugurale di “Variazioni di Gusto”, un format gastronomico nato dall’idea di Daniele Bassetti, direttore del Palazzo Tirso a Cagliari. L’obiettivo era quello di valorizzare i talenti e produzioni di qualità della Sardegna creando occasioni di degustazione e dialoghi tra le diverse anime gastronomiche dell’isola. Il Gelato da Pasteggio: Signorino e il gelato gastronomico di Fabrizio Fenu Il primo appuntamento era quello tra Fabrizio Fenu, maestro gelatiere.  Quando vivevo lontana dalla Sardegna, le storie gastronomiche dell’isola cominciavano a farsi sentire oltre i suoi confini. La ristorazione muoveva i primi passi verso una nuova consapevolezza, lenta rispetto alle città in cui abitavo tra centro e nord Italia, ma con una forza interessante. C’erano segnali che mi dicevano che questa terra aveva tante storie da raccontare. Me lo ricordo ancora, era il 2014. Vivevo a Firenze e, al Gelato Festival, un maestro gelatiere sardo vinse con un gelato al pecorino fiore sardo DOP e pere caramellate.  Avevo letto che era di Marrubiu ma non sapevo chi fosse. Ricordo però di aver detto ai miei colleghi universitari che forse il progetto su cui stavo lavorando per la mia tesi in economia agroalimentare, con un focus sulle reti collaborative nell’isola, aveva un senso: talenti, storie e prodotti potevano intrecciarsi per disegnare le storie che avevo sognato per la mia terra. Sono passati dieci anni. La Sardegna, e Cagliari in particolare, sono cambiate. Anche io lo sono, ma la passione per le collaborazioni di valore è rimasta intatta. Quel maestro gelatiere era Fabrizio Fenu della gelateria I Fenu. Con Alessio Signorino hanno organizzato una di quelle serate che tanto mi piacciono. Lo hanno fatto, appunto, al Ristorante Terra di Palazzo Tirso, dove hanno disegnato un menu in cui il gelato artigianale e l’alta cucina potessero camminare fianco a fianco.  Contrasti di temperature e consistenze hanno dato al gelato non più il solo ruolo di dessert, ma quello di protagonista nell’intero menu. Ad aprire la serata, un gran cocktail pensato da Matteo Premolini, a base di Crannatza (Vernaccia Valle del Tirso IGT di Orro) bottarga e zafferano, accompagnato da una quenelle di gelato alla bottarga e un gambo di sedano a sostituire la palettina per raccoglierlo. Sublime! A seguire, quattro portate: Gambero viola di Villasimius, rape marinate e sorbetto alle mele. Un inizio perfetto con un piatto godurioso e con una materia prima eccellente. Il primo piatto è stato un risotto con pecora in salmì, polvere di massa di cacao e gelato al pecorino. Un piatto con un pensiero interessante dietro, con un riso in cui mancava appositamente la mantecatura.  A seguire, un petto di piccione alla brace, tacos di verza e gelato alle patate arrosto. Per finire, una “Gelato torta“: zafferano, pistacchio e agrumi, dove la mano della pasticcera Maurizia Bellu, compagna di lavoro e di vita di Fenu, ha chiuso in maniera eccelsa questa splendida cena. Rapsodie Veg: Signorino e la cucina vegetale di Fabio Vacca Il 20 marzo ho preso parte alla seconda tappa del progetto “Variazioni di gusti” al ristorante Terra di Palazzo Tirso. Dopo aver scoperto il lato sorprendente del “Gelato da pasteggio”, questa volta ho assistito a un inno alla cucina vegetale con “Rapsodie Veg”: un percorso in quattro portate che ha messo al centro la ricchezza delle erbe spontanee e la possibilità di sperimentare abbinamenti analcolici. A dare il benvenuto, tre amuse bouche che hanno stuzzicato immediatamente la curiosità: foglia di borragine, crocchetta di cacio e pepe e sedano rapa con gelificazione di fiori di sambuco. Subito dopo è arrivata la Crème Brûlée di ricotta di mandorla affumicata, arricchita da asparagina cruda, crema di asparagi e limone candito, pane pistoccu fritto ed erbe di campo. Un piatto che ha unito consistenze e aromi leggeri con il gusto rotondo della ricotta di mandorla. In questa serata, i cocktail di Matteo Premolini e i racconti del sommelier Andrea Catgiu si sono rivelati compagni del viaggio: il primo è stato un’acqua aromatizzata alla rucola e pepe rosa, omaggio alla “passeggiata” fra orti e campagne che rappresenta così bene la filosofia di Alessio Signorino e Fabio Vacca. Il primo – che, lo ammetto, mi ha emozionata particolarmente – è stato un tortello ripieno di crema di piselli, servito su insalata di piselli e crema di erbe spontanee, con un intrigante caramello di tuorlo alla soia. L’equilibrio fra dolce, sapido e fresco era così armonioso che ogni boccone regalava la sensazione di una primavera in fiore. A seguire, un’interpretazione vegetale del filetto alla Rossini: sedano rapa e foie gras di nocciola, con spinaci crudi, tartufo nero e un fondo bruno vegetale perfettamente eseguito. Una dimostrazione di come, puntando su materie prime di qualità e tecniche raffinate, si possano raggiungere risultati di grande eleganza anche senza proteine animali. In abbinamento, una Weisse analcolica creata con gli avanzi di pane del ristorante, proposta davvero interessante, e un kombucha dall’acidità vibrante. Il dessert – tiramisù alla saba – ha chiuso in bellezza. La crema al mascarpone profumata di Malvasia, la torta caprese tostata, il gelato al caffè e la gelatina alla saba componevano un gioco di sapori che dialogavano che naturalezza, abbinato, come tocco finale, al caffè filtro di Alfredo Premolini, con un blend pensato apposta per esaltare questo percorso. Ciò che più mi ha affascinata di questo dialogo fra Signorino e Vacca è stata la loro comune passione per la raccolta di erbe selvatiche: un gesto antico e, allo stesso tempo, carico di contemporaneità. Il progetto di collaborazione fra Signorino e altri chef proseguirà nei prossimi mesi. Questo conferma ancora una volta come la gastronomia di questa terra, con l’energia giusta, possa reinventarsi senza mai perdere il legame con le sue radici. RISTORANTE TERRA – PALAZZO TIRSO Piazza Deffenu 4, Cagliari