Copywriter per il settore enogastronimico

La responsabilità sociale nel raccontare il cibo implica una consapevolezza dell’impatto delle nostre parole.

Quando mi fu commissionato il primo articolo su un ristorante per una testata era il 2016. Dovevo tradurre in parole il pensiero che lo chef portava sui suoi piatti e raccontare le mie emozioni. In quella mia prima volta, non sapevo come dosare la gioia dalla paura. Rischiavo di perdere oggettività, tanto ero felice e mi sentivo privilegiata.

Provo ancora questo quando scrivo, anche se in maniera più matura.

L’aspetto che più mi trascina e coinvolge è quello umano: la conoscenza delle persone che hanno piacere di raccontarsi, la necessità di saper interpretare e riconoscere le mille sfumature della loro professione che si intreccia sempre con la loro personalità.

I narratori del cibo hanno la responsabilità sociale di adottare un approccio critico che non sia solo soggettivo, perché tocca temi cruciali come la sostenibilità ambientale, la giustizia alimentare, l’equità nella filiera di produzione, l’identità di un luogo. Serve cultura e serve sensibilità.  

Collaboro con aziende, ristoranti e testate giornalistiche.